X legislatura – Tornata del 19 giugno 1867
petizione di numero 11,612 del signor De Gaglia Alessandro ricevitore circondariale d'Isernia nel nome proprio e di altri suoi colleghi.
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degli atti custoditi dai parroci, tanto nel caso ch'esse provengano dai sindaci (come desidera l'onorevole Sanguinetti), quanto nel caso che provengano
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Infatti, quando nel 1860 il Parlamento ha revocato il concordato austriaco, per effetto del quale le cause matrimoniali spettavano ai tribunali
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In qualche regione, e, per esempio (almeno secondo io la penso), nella Lombardia e nel Veneto, il parroco per ciò che spetta a codesti registri era
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Parimente nel 1866, dopo la redenzione delle provincie venete, abolendo anche in quelle il concordato austriaco, fu prescritto ai tribunali
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privati, mentre perdurava perfino lo stanziamento dei fondi nel bilancio?
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l'onorevole Commissione ci assicura che, sebbene fossero sorti dubbi in contrario, essa ha riscontrato nel bilancio che le riduzioni fatte sulle spese
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Dopo questo riscontro ebbe luogo il Comitato segreto della Camera, nel quale avendo alcuni deputati espresso il desiderio, e la Camera deliberato
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rientrare nel possesso dei suoi diritti.
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Sta in fatto che nel bilancio del 1865 era stata concordata tra la Commissione ed il Ministero una diminuzione sulla categoria della spesa relativa
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non si è mai tolto, una volta che nel bilancio dello Stato questa spesa vi era, e per questo rispetto non fu mai soppressa: essendo, come ho avuto
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aver luogo se non quando la Commissione e la Camera avessero ristabilita nel bilancio la somma necessaria per sopperire a questa spesa.
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Nel bilancio del 1864 del quale pure io ebbi l'onore di essere relatore, fa dalla Commissione del bilancio proposto di sopprimersi 37,800 lire per la
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Nell'anno successivo, cioè nel 1865, la distribuzione del bollettino delle leggi, che prima si faceva ai deputati, rimase sospesa, e si disse che ciò
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Quindi io prego la Camera di esprimere il suo voto, qualunque siasi, o con un ordine del giorno, od altrimenti. Il suo voto sarà tenuto nel debito
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Nel bilancio indubitatamente le spese per questa distribuzione ci erano, e non sono mai state tolte. Si parla di un decreto, il quale, dopo la
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Ora di questo decreto io credo che la Camera non possa nè debba tenere conto. Poichè nel bilancio vi è la spesa, la quale esisteva negli anni
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potrei dire sin d'ora che la somma iscritta nel bilancio non basta.
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Veggo scritto nella relazione della Commissione, che nel 1862 la somma stanziata per la stampa delle leggi degli atti governativi era assai maggiore
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Dunque nelle somme inscritte nel bilancio vi è quella occorrente per le copie da distribuirsi ai deputati e senatori. Non fu mai tolta. Quello che fu
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Conchiudo quindi che su questo proposito la Camera non abbia a prendere deliberazione alcuna. La Camera non deve inscrivere nel bilancio una spesa
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Cortese. Io propongo che nel bilancio del 1868 il ministro inscriva 6000 lire di meno.
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Cortese. La Commissione sostiene che nel bilancio sia iscritta la somma occorrente per questa distribuzione della collezione delle leggi ai deputati.
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Cortese. A me pare che vi sia dissenso tra il Ministero e la Commissione; essi sono solo d'accordo in quanto alla cifra iscritta nel bilancio.
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altresì che nel bilancio vi è un aumento di lire 20,000; quindi vedete che se la somma stabilita pel passato fa sufficiente, lo sarà anche in oggi
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la somma per la distribuzione delle leggi, ed anzi accerta che se nel decorso anno non furono distribuite le leggi, vi dovrebbero essere sul bilancio
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«La Camera ritenendo che esiste un fondo nel bilancio per le spese di stampa, e ritenendo che nel detto fondo sono incluse le spese per la
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iscrivere nel bilancio della Camera la somma occorrente per la spesa del bollettino delle leggi; ed intanto proporrei che fosse soppressa questa somma nel
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Pissavini. Riprendo per conto mio l'ordine del giorno puro e semplice nel senso spiegato dall'onorevole Ungaro.
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Se dunque l'ordine del giorno puro e semplice va inteso nel modo come io lo intendo, e, mi si permetta di dire, come deve intendersi, io lo voterò
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«La Camera dichiarando che la distribuzione gratuita della collezione delle leggi ai deputati non debba avere luogo, riduce la somma scritta nel
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Tecchio ministro di grazia e giustizia. L'onorevole Pissavini non fa suo l'ordine del giorno puro e semplice, tal quale è redatto; ma lo fa suo nel
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questioni. Io non capisco come non si possa mettere ai voti la questione, come era nel caso presente. Di che cosa si trattava?
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, dichiaro che non insisto ora nel mio proposito e che non ho difficoltà di rinunziare alla parola.
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veneto fosse stato in tutte le sue parti approvato, augurandoci che nel 1868 finisca questa differenza di bilancio e se ne compili uno solo complessivo
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«Nel pomeriggio dell'11 corrente in Trani (Barletta),
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II barone Ricasoli, che nel Parlamento aveva ripetutamente manifestato il desiderio di regolare in modo definitivo le cose religiose e romane in un
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E questa giustizia, signori, sarà fatta, non solo contro i facinorosi, ma contro chiunque cercasse in qualunque modo di apportare disordini nel paese
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Nel breve spazio di circa un'ora una numerosa folla di persone, composta di uomini, donne e ragazzi, recavasi difilata all'abitazione del De Feo
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istruttore, veniva dai carabinieri condotto dal corpo di guardia nazionale nel suo ufficio per essere interpellato, gridando: date al protestante
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vale a dire por fine ad un sistema eccezionale d'arbitrio per entrare nel sistema legale.
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d'appello di Trani, consente nel modo il più concreto col documento che venne letto testè dall'onorevole mio collega, il presidente del Consiglio dei
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Il rimedio sta anche nel nostro arbitrio, e noi lo possiamo apprestare: sta, credo io, nell'applicare la libertà intiera, sta nel coltivare, per
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Penso nel segreto dell'animo mio, quando medito di Camera; non mi credo obbligato di dire quel che ne [$$$].
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Non c'è bisogno dei vescovi nuovamente eletti o richiamati; ciascuna setta è intollerante, ciascuna è prepotente quando può. Nel cristianesimo
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Massari Giuseppe.… mettiamoci tutti d'accordo nel rinviarla a quella circostanza,
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Non m'impedirete di notare che, quando si tratta di quistioni gravi, nel Parlamento italiano si strozza la parola e non si rispetta nè la verità, nè
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Che adunque, non ostante che col finire del 1865 sia cessata l'eccezionale potestà nel Governo di variare le circoscrizioni provinciali, continuò a
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radicale rinnovamento come nel resto, così sovrattutto negli ordini amministrativi. Si parla di discentramenti promessi sempre: si parla di circoscrizioni
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Considerato che l'articolo 155 dell'allegato A, nel determinare il numero dei consiglieri provinciali, stabilisce e prende unicamente per base la
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Accademia della crusca
